Negli ultimi tre anni, tra il 2014 e il 2017,
l’Associazione Lipadusa è stata uno dei principali protagonisti della rinascita
musicale di Lampedusa. Da puro complesso bandistico – fortemente radicato nelle
tradizioni dell’isola - si è via via trasformata in un polo di attrazione
sempre più efficace per tutte le forze che hanno cercato di imprimere una
svolta alla cultura musicale lampedusana. E ha poi dato un impulso diretto alla
creazione di una nuova classe di giovani musicisti, la cui formazione era stata
fino a quel momento trascurata, per non dire del tutto ignorata.
Fin dalle fasi preparatorie l’Associazione ha ad
esempio sostenuto attivamente – offrendo un prezioso contributo di idee – il progetto
“Le nuove vie dei canti”, promosso nelle scuole elementari e medie di Lampedusa
dal Ministero dell’Istruzione e segnatamente dalla Direzione per lo Studente,
l’Integrazione, la Partecipazione e la Comunicazione. Il complesso bandistico
dell’Associazione ha partecipato in prima persona – guidando il pubblico di
stazione in stazione - allo spettacolo itinerante che il 5 ottobre del 2014 ha portato
centinaia di bambini nelle strade e nelle piazze di Lampedusa.
Un “evento” del tutto inedito per l’isola che avvia
rapidamente un inatteso circuito virtuoso. Un mese dopo, il 1 novembre, il pianoforte
in dotazione alla Scuola Pirandello – fino a quel momento rimasto chiuso in
un’aula e inutilizzato – viene spostato all’Aula Hub e Paolo Marzocchi tiene un
seguitissimo recital solistico. Uno dei primi nella storia dell’isola. Grazie a
questa ed altre iniziative si verifica un fenomeno impensabile
fino a pochi mesi prima: dopo anni di stasi i corsi di musica organizzati dall’Associazione
Lipadusa vedono crescere all’improvviso il numero degli iscritti, tutti ragazzi
provenienti dalle scuole medie ed elementari che scoprono evidentemente il piacere
di fare musica. Un successo inatteso tanto che alla fine dell’anno scolastico -
nel giugno del 2015 – la Scuola tiene un applauditissimo saggio all’aperto che
coinvolge centinaia di lampedusani. E non è tutto: sull’onda dell’interesse per
le attività musicali stimolato da queste iniziative viene istituita nell’isola
una Scuola media ad indirizzo musicale che allarga ancora di più l’offerta culturale
rivolta ai giovani abitanti di Lampedusa.
Dopo pochi mesi riprende anche il progetto di educazione
musicale nelle scuole promosso dal Ministero dell’Istruzione. In primavera iniziano
i laboratori di canto corale, di percussioni, di danza e di drammaturgia che coinvolgono
decine di classi. Un lavoro capillare che sfocia nel giugno del 2016 in un
altro spettacolo itinerante, “La Battaglia di Cavallo Bianco”, che si svolge nelle
grotte del Santuario della Madonna di Porto Salvo. E anche in questo caso
l’Associazione Lipadusa offre il suo indispensabile contributo, fornendo
strumenti, supporto logistico, sostegno artistico e organizzativo. Una
collaborazione che si approfondisce e diventa ancora più stretta pochi mesi
dopo, nel dicembre dello stesso anno, quando giunge a compimento anche la terza
e ultima fase del progetto promosso dal Ministero.
Il 16 dicembre nella Hall dell’Aeroporto va inscena un nuovo spettacolo, “Una rosa appesa al cielo”, che vede coinvolti come voci recitanti, strumentisti, coristi e solisti centinaia di ragazzi delle scuole di Lampedusa. In questo caso gli allievi della scuola di musica dell’Associazione si siedono allo stesso leggio degli studenti della Scuola media ad indirizzo musicale, costituendo una vera e propria orchestra di giovani e giovanissimi musicisti. Il desiderio di allargare gli orizzonti musicali dei ragazzi spinge l’Associazione ad invitare – per la prima volta nella storia di Lampedusa – un quartetto d’archi, il Quartetto Nous, che nel mese di dicembre tiene alcune seguitissime master class all’interno delle scuole e un affollatissimo concerto pubblico.
Il 16 dicembre nella Hall dell’Aeroporto va inscena un nuovo spettacolo, “Una rosa appesa al cielo”, che vede coinvolti come voci recitanti, strumentisti, coristi e solisti centinaia di ragazzi delle scuole di Lampedusa. In questo caso gli allievi della scuola di musica dell’Associazione si siedono allo stesso leggio degli studenti della Scuola media ad indirizzo musicale, costituendo una vera e propria orchestra di giovani e giovanissimi musicisti. Il desiderio di allargare gli orizzonti musicali dei ragazzi spinge l’Associazione ad invitare – per la prima volta nella storia di Lampedusa – un quartetto d’archi, il Quartetto Nous, che nel mese di dicembre tiene alcune seguitissime master class all’interno delle scuole e un affollatissimo concerto pubblico.
Ma l’Associazione è ormai matura per camminare sulle
sue gambe anche in altri contesti:il 26 aprile i giovani alunni della scuola
dell’Associazione sono ospiti su rai 2 della trasmissione televisiva “Linea
Blu”, il 3 giugno il Coro della Scuola
Pirandello e la Banda Lipadusa eseguono l’Inno di Mameli, alla presenza del
Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, in occasione della inaugurazione
del Museo della Fiducia e del Dialogo, e pochi giorni dopo, l’11 giugno, la Scuola
di musica offre nuovamente all’isola e ai suoi abitanti un festeggiatissimo concerto.
Le esperienze acquisite in due anni di intensissimo
lavoro spingono l’Associazione a porsi un obiettivo più ambizioso, a dare
concretezza cioè ad un sogno coltivato per molto tempo: donare all’isola un pianoforte
da concerto, uno strumento che a Lampedusa non è mai approdato e che può diventare
il fulcro di nuove forme di aggregazione. Il 29 novembre del 2016 viene così
lanciata campagna di crowd funding
che in breve tempo raccoglie il denaro sufficiente a far diventare il sogno
realtà. Pochi mesi dopo, il 1 aprile del 2017, l’Area Marina Protetta si trasforma
per un giorno in una vera sala da concerto che ospita il nuovissimo pianoforte acquistato
grazie alla buona volontà di centinaia di cittadini di tutta Italia. Il concerto
– che ha per protagonista la Wunderkammer Orchestra diretta da Carlo Tenan - viene
preceduto da una tavola rotonda (alla quale partecipa anche l’allora sindaco di
Lampedusa, Giusi Nicolini) dedicata alla vita culturale dell’isola, una
dimensione spesso trascurata che invece riveste per l’Associazione un ruolo
cruciale.
In questa direzione va una delle ultime iniziative
promosse dall’Associazione Lipadusa, persuasa da sempre che l’unico strumento
per arricchire la vita culturale di una piccola comunità come quella di
Lampedusa sia quello di portare l’isola nel mondo e il mondo nell’isola.
Insomma la logica dello scambio, del dono reciproco di esperienze e di idee. È
stato quindi creato un vero e proprio gemellaggio musicale che ha legato Lampedusa
alla città di Pistoia, capitale italiana della cultura per il 2017: il 25
maggio il Coro “Voci del Mare” di Lampedusa si è unito al coro “Voci danzanti”
di Pistoia e i due complessi, insieme, hanno tenuto un concerto alla Chiesa di
S. Francesco. Qualche mese dopo - tra 12 e il 14 ottobre – i ragazzi di Pistoia
hanno restituito la visita ai loro “colleghi”di Lampedusa e insieme hanno dato
vita ad un breve Festival: “L’Isola delle Voci”. Due concerti – uno nella nuova
sala presso la “Casa della Fraternità”, dove oltre ai due cori si sono esibiti
i giovani musicisti della Lipadusa e l’altro nel Santuario della Madonna di
Porto Salvo – che hanno messo il sigillo su una iniziativa di altissimo valore
simbolico.
E così, tra mille progetti culturali e la gestione
gratuita della “Casetta Cinema” che dal 2014 permette ai bambini di Lampedusa
di riunirsi settimanalmente per vedere assieme i film d’animazione in prima
visione, la Lipadusa Band continua a
suonare per le vie del Paese e a partecipare ad eventi di solidarietà.
Ricordiamo, tra i tanti , il concerto per la Giornata del Rifugiato del 19
giugno 2016 e la partecipazione alla serata di raccolta fondi per i territori
che hanno subito il terremoto “Lampedusa For Amatrice”, il 4 settembre 2016, in
seno alla giornata di solidarietà a favore della ricostruzione del Teatro di
Amatrice promossa in tutta Italia da musicisti Jazz. Entrambi gli eventi sono
stati documentati dal TG2.
Nonostante i gradi e i meriti acquisiti sul campo
l’attività della Associazione Lipadusa non viene né premiata, né riconosciuta.
Anzi sembra continuamente ostacolata e combattuta. Dal mese di giugno
l’associazione non ha più una sede stabile. Al momento è ospitata temporaneamente
in un locale messo a disposizione dalla Parrocchia di Lampedusa, ma presto si
porrà il problema di dove potere ospitare i corsi di musica che tanto interesse
hanno sollevato tra i ragazzi di Lampedusa, dove fare le regolari prove settimanali della
Banda e dove organizzare tutte le altre attività socioculturali fin qui
realizzate. Senza il sostegno dell’amministrazione comunale – che sembra sorda
a qualsiasi richiesta – l’Associazione si trova costretta ad affittare un nuovo
locale e a chiedere un aumento delle quote di iscrizione. Soluzione niente
affatto facile e scontata. Si profila dunque il rischio concreto di una interruzione
dell’attività e dunque di un danno irreparabile alla stessa identità culturale
dell’isola. Una prospettiva che occorre assolutamente combattere con ogni
mezzo. Chiamando a raccolte tutte le forze vive dell’isola.